Nata a Verona nel 1974, la bionda Federica Tommasi si diploma al liceo scientifico e poi si iscrive alla facoltà di Economia dell’Università di Modena, che però abbandona dopo un po’ per dedicarsi all’attività di agente di cambio. Risale a questo periodo l’episodio da lei stesso raccontato e che le ha cambiato la vita e in particolare l’attività professionale: “Ricordo ancora la prima volta con una donna; lei era la mia insegnante di diritto economico, una sera spinta dalla curiosità sono andata in un club privè e l’ho incontrata. Superato l’imbarazzo iniziale mi ha invitato a casa sua e sono stata a letto con lei e suo marito, è stata un’esperienza attraverso la quale capii chi ero veramente.”
Nel 2003 Federica Tommasi ha 29 anni e ottiene un ruolo nel film di Tinto Brass “Fallo!”, nell’episodio “Montaggio alternato”: disinibita e sensuale si presta a girare una scena di vero sesso orale con Andrea Nobili, il quale la introduce in quello stesso anno nel mondo del porno, con il film a luci rosse “Rifallo!”, in cui la giovane veneta è la protagonista assoluta, rivelandosi appunto totalmente disinibita e a suo agio sul set. Film dopo film Federica Tommasi diventa una delle protagoniste del panorama hard italiano, sempre più richiesta da attori e case di produzione, fino ad essere considerata la pornostar più amata dagli italiani!
Un’aria e un aspetto da maestrina o segretaria sexy, Federica Tommasi ha rivelato particolari doti recitative, così come una grande predisposizione per il sesso più estremo, per cui la si può vedere impegnata, nelle circa 60 pellicole che ha girato fino al 2008, in scene di sesso estremo, tra gang bang interraziali, penetrazioni estreme, doppie penetrazioni e doppie anali. Ha lavorato naturalmente con i migliori attori e le migliori attrici dell’hard italiano ed è stata diretta dai maggiori registi porno made in Italy.
Nel 2012 è tornata a lavorare nel corto “Morgue Street”, ispirato al racconto “I delitti della rue Morgue” di E. A. Poe. Inoltre ha pubblicato in quello stesso anno il libro “Sette piccoli racconti erotici”, con la prefazione del regista da cui la sua carriera è iniziata, ovvero Tinto Brass.